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33esima edizione della Sagra del Fagiolo di Sarconi. Madrina d’eccezione Maria Grazia Cucinotta

33esima edizione della Sagra del Fagiolo di Sarconi. Madrina d’eccezione Maria Grazia Cucinotta

Trentatre anni e non li dimostra. Gustoso, genuino e d’eccellenza, una vera star nel suo settore: è sua maestà il fagiolo di Sarconi che ancora una volta ritorna protagonista di una delle sagre più longeve d’Italia. Un appuntamento fisso da oltre venti anni:dal 18 al 19 agosto nel fascino discreto di un piccolo centro della Val D’Agri in terra lucana. Punto di partenza della kermesse è sicuramente la gastronomia “ispirata” all’indiscusso prodotto, ma subito dopo l’intreccio è con le tradizioni l’artigianato locale, le mostre d’arte, i convegni, la musica e il folclore, di una comunità particolarmente effervescente. C’è un intero universo, dietro la rassegna. Ci sono facce, occhi, mani, cuori, donne e uomini, coraggio e tenacia, passione e dedizione. Persone che si dedicano un anno intero alla sua organizzazione. E’ il gesto di una comunità. E’ la sua natura, la sua cultura, la sua storia. Le sue origini e il suo futuro. Ne è consapevole la Pro loco locale di Sarconi in sinergia con il Comune e il Consorzio di Tutela del Fagiolo Igp che da anni ne ha costruito le fondamenta facendo diventare l’evento, un appuntamento di richiamo a livello nazionale con un’ampia partecipazione (nell’ultima edizione oltre 30 mila le presenze nelle due serate). Perché non è facile far diventare quella che fino a qualche tempo fa era l’occasione per mangiare tutti insieme un vero momento di gloria, uno spazio per la valorizzazione di un prodotto ma anche una finestra aperta sulla storia, la cultura e la splendida natura di una terra – la Val D’Agri – che nasconde angoli di straordinario fascino culturale: dai resti archeologici di Grumentum al santuario della madonna di Viggiano, dal lago del Pertusillo al monte Sirino al castello di Moliterno. Oggi la sagra rappresenta il momento di massima visibilità e di riscontro per tutti i produttori, le aziende agricole e i tanti singoli agricoltori che legano la loro attività e i loro investimenti al prodotto “fagiolo” e non solo. Difatti migliaia di turisti raggiungono Sarconi in quei giorni d’Agosto per assaggiare i fagioli, ma anche per gustare un pezzo di Lucania: perché oltre ai legumi, gli basta fare qualche chilometro per trovare un eccezionale formaggio canestrato (Moliterno), un prelibato olio d’oliva (Montemurro), un ottimo prosciutto crudo (Marsicovetere), o un’eccellente vino (Terre dell’Alta Val D’Agri, prodotto tra Grumento Nova, Moliterno e Viggiano). “La Sagra del fagiolo di Sarconi – commentano gli organizzatori – per noi, è una risposta. E’ un modo di presentarci, un modo di far parlare la nostra terra, le sue persone, i suoi occhi, la sua generosità, il suo calore e i suoi colori. E’ un modo di portare il nostro passato vivo – non cadavere – nel futuro. Anche un modo di pensarlo e ripensarlo, il nostro futuro. Non si può ridurre un luogo ad un fatto: ma se è vero che i paesi sono discorsi, sono simboli e significati, allora la Sagra del fagiolo veicola davvero il “genius loci” di Sarconi. Come un’astronave, ne porta con sé il dna e le peculiarità avanti nel tempo. Ne esalta le qualità, ne sprona i migliori talenti, ne solletica le intelligenze e la fantasia, ne pervade le coscienze. Sarconi è quella sagra”. E nelle intenzioni della Pro Loco c’è proprio questa vocazione: quella di investire sulla qualità di “brand” che unisce un aspetto gastronomico e uno culturale, uno sociale e uno ricreativo.

E per quest’anno spetterà alla bellissima attrice Maria Grazia Cucinotta, che alle 20.30 del 18 agosto, taglierà il nastro inaugurale della trentatreesima edizione dell’evento per antonomasia.

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